Non è facilissimo trovarlo in Italia, ma la sua preparazione è simile a quella dell’acquavite. Parliamo del pisco, un liquore peruviano che si ricava dalla distillazione del vino di uva Moscatel, coltivata nella valle di Ica. La gradazione alcolica va da 40 a 50 gradi e spesso il liquore viene servito in cocktail come il pisco sour. Il Moscatel è un’uva bianca dagli acini ricchi di polpa e la buccia spessa. Da alcuni è stata ribattezzata Italia data la consistente presenza di viticoltori italiani nel paese andino: ancora una volta cibi e bevande sono un’occasione per scoprire una vicinanza tra popoli legati da storie di migrazioni e solo apparentemente lontani.
Per chi è interessato alle storie e alle strade del pisco sour, ma anche alla cultura peruviana, l’appuntamento è giovedì 26 maggio alle 17.30 a Genova, a Casa America (Villa Rosazza, sopra la fermata metro Dinegro). All’evento sarà presente il Console generale del Perù Luis Hernández. Il programma prevede diversi interventi, una dimostrazione sulla preparazione del pisco sour, un saggio di ballo e un brindisi offerto dal Consolato generale del Perù. Maggiori informazioni si trovano sul sito della Fondazione.
Nella foto: il Pisco sour (Dtarazona)
Buono il pisco sour..ma poi splat 🙂
Direi che per i cocktail e il conseguente ballare sui tavoli sia meglio aspettare Latinoamericando (manca meno di un mese!!!)