Oggi parliamo di un piatto tradizionale molto apprezzato dai locali e da coloro che vengono a trovarci durante tutto l’anno: il fritto misto alla genovese. Come dice la parola è composto da diversi fritti sia animali che vegetali. Per tutti i gusti.
Partiamo dagli stecchi: sono simili per aspetto a degli spiedini e sono fatti con carne magra di vitello, fondi di carciofo, funghi, prosciutto cotto, mortadella e formaggio tagliati a pezzetti e infilzati appunto sugli stecchi. Prima della frittura vengono ricoperti con una miscela di uova, parmigiano e mollica di pane con sale e pepe e passati nel pane grattugiato.
Nel fritto nell’ostia la miscela di carne, carciofi, parmigiano, piselli e tuorlo d’uovo viene avvolta per formare una specie di caramella che poi viene passata nell’albume e nel pangrattato e quindi fritta.
E veniamo alle verdure. In stagione non possono mancare i fiori di zucca: questi, una volta privati del pistillo e del fondo, vengono rivestiti di una pastella fatta di farina e acqua (se volete provare a farli a casa – non è difficile – usate acqua frizzante, così la pastella risulterà più croccante. Per le verdure fritte generalmente si usano zucchine e carciofi: vanno tagliate sottili, lessate in acqua salata, fatte asciugare e poi passate nell’uovo e nel pangrattato e quindi fritte.
Arriviamo così alle frittelle con le erbette, fatte con uova, acqua, farina e lievito in cui vengono tagliate finemente delle foglie di borragine. Dopo la lievitazione vengono fritte a cucchiaiate nell’olio ben caldo.
Un componente un po’ particolare è sicuramente il “latte brusco”. La preparazione prevede di far bollire il latte, versarvi la semola a pioggia e quindi cuocere mescolando di continuo, come fosse una polenta. Lo si stende quindi in una teglia allo spessore di un centimetro e si lascia raffreddare. Poi si taglia in piccoli pezzi, si passa nell’uovo e nel pangrattato e si frigge.
Per apprezzare al meglio queste golosità consigliamo di consumarle ben calde. Si possono preparare anche in casa o si trovano in diversi ristoranti che propongono cucina ligure. In estate, poi, le sagre le propongono come piatto principale o come antipasto.
Stasera e domani, infine, c’è la Sagra del fritto misto di campagna a Castelbianco (9-10 luglio). Il paese si trova nell’entroterra di Albenga e con la frazione Colletta vanta uno de “I borghi più belli d’ Italia“. La sagra è in frazione Veravo e gli stand aprono alle 19.00. E sorge spontanea la domanda: quali varianti, se ci sono, prevede la versione locale? Tipici di questo paese d’entroterra sono anche la fonduta di tartufi neri, i Ravioli di borragine “au tuccu” e il coniglio alla castelbianchese.
Nella foto: il borgo di Castelbianco (dall’album Flickr di Sparklefish)