Dal 24 al 28 agosto a Genova torna SuperBirra. Anzi, le super-birre perché ognuna, come i vini, ha il suo carattere. L’evento, organizzato dall’anno scorso dal Banano Tsunami, quest’anno si allarga alla più ampia Piazza delle Feste di Porto Antico. Il format, già collaudato, è fatto da laboratori e degustazioni di birre artigianali italiane, belghe, americane e non solo. Testimonial e guida dei laboratori è il “gran maestro” e degustatore di birra Lorenzo Dabove, in arte Kuaska.
Tra le decine di birre presenti non mancano celebri trappiste come la Orval, o una delle nuove proposte di Brewdog, la Chaos Theory con luppoli neozelandesi. Ma ci sono anche i classici della casa scozzese come Trashy Blonde e 5 A.M Saint.
Ecco il calendario dei laboratori: Il 24 agosto è dedicato ai “luppoli americani nel mondo”. Si parte dalla Glissade dei produttori artigiani best-seller della West Coast, i californiani di Sierra Nevada (leggi il nostro pezzo sulla loro Pale Ale). Segue la Jaipur degli inglesi di Thornbridge, un birrificio non lontano da Nottingham. Terza esperienza sarà la Mein Grunes del birrificio tedesco Schneider celebre per le weiss, birre preparate col malto di grano anziché d’orzo. Tocca poi a Birrificio del Borgo e alla loro My Antonia, nata dall’incontro di questa casa di Borgorose (Rieti) con il mastro birraio americano Sam Calagione della Dogfish Head Brewing Company. Si chiude con la Triple del birrificio belga La Rulles, tipica per la schiuma persistente e l’aggiunta di zucchero scuro candito nella seconda fermentazione.
Il 25 agosto sarà la volta dell’ “Italia sperimentale“. Si inizia con una delle creature di Teo Musso, la Open Noir di Baladin in cui la casa piemontese incontra la liquirizia calabrese. Tocca poi a ben quattro proposte di Birrificio del Borgo. La prima è Duchessa, prodotta con il farro e dal sapore fruttato. Tocca poi alla Rubus, una “birra di aprile” con rosa e lamponi (nelle proposte “bizzarre” del Borgo ne hanno ben dodici, una per ogni mese). Seguono La Maledetta, un’ambrata di luglio ispirata alla tradizione belga e ReAle 6°Anniversario, in cui la American Pale Ale della casa (la ReAle) ogni anno si reinventa. Si chiude con il birrificio marchigiano Amarcord e la loro Riserva Speciale, addolcita con miele millefiori e arricchita con frutti selvatici dell’Appennino.
Il 26 agosto si va “Oltre l’orzo”. Si parte dal centro Italia con la Enkir di Birrificio del Borgo: questa creatura del maestro birraio Leonardo Di Vincenzo e di Gabriele Bonci è realizzata con un farro selvatico, il primo cereale “addomesticato” dall’uomo (leggi la descrizione su Cronache di birra). Segue la Weisse tedesca del birrificio Schneider, la Mein Hopfenweiss, una birra di grano atipica per il robusto grado alcolico (8 gradi) e per la luppolatura che la rende decisamente secca. Terza birra della serata sarà la Blanche belga (più tradizionale) del birrificio St. Bernardus. Sempre belga è la Blanche des Honnelles, una birra di frumento piuttosto corposa e dal grado alcolico (6%) un po’ più elevato rispetto alle altre (stava bene con cozze e patatine!). Il programma si conclude con una Benedestiner (al momento non troviamo notizie).
Il laboratorio del 28 agosto (il 27 si salta) si intitola “Novità e amenità”. Si parte dal Belgio con la Liefmans Goudenband, una birra dal gusto agrodolce molto particolare (leggi la descrizione su Beer Hunters). Segue la Robinson’s Ginger Tom, una Ale inglese con zenzero, mirtilli e prugne. Terza birra della serata è la Urthel HopIt, una belga dorata di 9,5 gradi ispirata alle Pale Ale americane. Segue LaTrappe, una bionda (bio) in stile trappista prodotta dal birrificio olandese Puur. La conclusione è lasciata agli americani già citati di Sierra Nevada e alla loro Summer fest, una lager descritta come più morbida e dissetante rispetto alle più impegnative Ales della casa.
La manifestazione apre dalle 18.00 alle 00.30 e l’ingresso è gratuito. I laboratori iniziano alle 19.30 e costano 12 euro (per prenotare: 347 693 3373).