A tavola in 13. I più superstiziosi avranno notato che oggi è pure venerdì. Proprio come nel 1307 quando Filippo il Bello fece arrestare i cavalieri Templari: tale giorno è considerato da molti tutt’altro che benaugurante.
Qualche mese fa avevamo affrontato il tema delle credenze a tavola in occasione del venerdì 17. Ma perché essere in 13 a tavola è così malvisto? La superstizione ci fa tornare all’Ultima cena: a quel tavolo il tredicesimo era Giuda e la situazione, quindi, fa pensare al tradimento e alla morte.
La credenza, però, avrebbe origini più antiche e ci porta in un banchetto degli dèi narrato dal mito nordico di Norse. Loki, dio della distruzione, si sarebbe intromesso causando l’uccisione del dio Balder, difensore degli uomini e degli altri dèi contro gli esseri malvagi.
Anche il teatro ne ha tratto ispirazione. Il francese Marc-Gilbert Sauvajon ha scritto la commedia Tredici a tavola: la trama si regge proprio sulla superstizione della padrona di casa al momento di organizzare il cenone della vigilia di Natale all’idea di farlo in tredici.
Che fare se siamo in 13 a tavola? La cosa migliore sarebbe mangiare di gusto, come sempre, del resto. Ma per chi ci crede, niente paura: possiamo apparecchiare per 14 e servire le corrispondenti pietanze che verranno poi consumate dagli altri convitati. In Inghilterra e in Scozia, ma anche negli Stati Uniti, in casi come questo troverete a tavola un gatto di porcellana che avrebbe il duplice scopo di tenere lontano il malocchio e portare il numero degli ospiti a 14.
Secondo altre tradizioni il 13 può portare bene. In Francia durante la notte di san Silvestro è considerato benaugurante mangiare 13 tipi diversi di frutta secca per avere prosperità nell’anno venturo. Un’usanza simile le ritroviamo anche in alcuni paesi della Calabria dove per il cenone della vigilia di Natale vengono servite 13 portate. A Torino, invece, il ristorante 13 a tavola la prende con ironia: in un tavolo da 13 commensali l’ultimo posto è occupato da un portafortuna.
Foto: by riptheskull, da Flickr