Moltissime birre, dalle belghe alle Brewdog più estreme
Gli intenditori lo conosceranno già, ma chi ama la birra e vive a Genova non può perdersi l’O’Connor. Il primo impatto è quello con un pub tradizionale dove dominano il legno e lo stile britannico.
Ma proprio qui iniziano le sorprese: voltato l’angolo sulla destra c’è una saletta con i tavolini e delle piccole cappe aspiranti. Le specialità servite in questo spazio ci portano in Piemonte e sulle Alpi con bagna caoda, fonduta, bourguignonne e raclette (tipica della Svizzera). Si tratta di specialità conviviali e che richiedono tempo e buoni amici. Anche per questo la saletta è molto frequentata ed è bene prenotare un tavolo per tempo.
L’altra cosa interessante è il menù: oltre ai classici piatti da pub (salsiccia, patate e varianti sul tema) troviamo primi della tradizione ligure e non solo. Insomma l’ O’Connor è un ristorante a tutti gli effetti. Noi, in realtà, accompagniamo qualcosa alle birre e abbiamo apprezzato soprattutto le patatine (calde e ben fritte). Ma ricordiamo anche le crepes salate: non aspettatevi la tradizionale galette francese ma qualcosa, comunque, di gustoso e molto ricco.
Ma veniamo alle birre. Abbiamo trovato la Schneider Weisse Tap5, una vera rarità a Genova. Tra i birrifici italiani più rappresentati, invece, c’è l’abruzzese Almond ’22: tra le sue creature che abbiamo potuto apprezzare finora la Blanche de Valery (una bionda realizzata con malto d’orzo, grano, segale che non stufa mai) e la Pink Ipa, una pale ale al pepe rosa asciutta e piacevole. La Scozia, invece, è bene rappresentata sia dalle birre di Brewdog (le hanno praticamente tutte), e naturalmente non mancano le belghe: La Chouffe, Orval, Bloemenbier, Chimay, tanto per citare le più conosciute. Per chi volesse continuare il viaggio birraio a casa c’è anche un piccolo shop.
Una cosa che ci ha colpiti il servizio. I bicchieri sono adeguati (usano anche il teku) e vengono sciacquati. Alla fine il cappello di schiuma è sempre piacevole, come fosse una piccola opera d’arte. Non solo: il personale è cordiele e disponibile a dare consigli sulle bottiglie e sui loro abbinamenti.
Una curiosità è la Sink the Bismark di Brewdog. Questa ‘bomba’ si ottiene ghiacciando e ‘raffinando’ la birra (l’acqua si solidifica, l’alcol no) fino ad arrivare a ben 42 gradi. Non l’abbiamo ancora provata: prima di arrivare all’estremo abbiamo ancora molte buone bottiglie da conoscere. Ma se volete assaggiarla il consiglio è di considerarla per quello che è: una curiosità e un superalcolico. La Sink the Bismark, è bene ricordarlo, costa 65 euro (prezzo onesto, quasi uguale a quello che paghereste in Scozia). Un’idea? Dividersela in 6-8 persone.
L’ O’Connor è un posto piacevole per passare una serata tra amici e nel weekend è piuttosto affollato. Per le coppie un posticino, invece, si trova. Il posteggio non è sempre facile. Il nostro consiglio è lasciare la macchina in corso Europa: il pezzetto a piedi saranno cento metri.
O’ Connor
via Simone Schiaffino 34 – Genova
Tel. 010 3763860
Aperto dalle 18 all’1 (anche più tardi nel weekend). Chiuso il lunedì.