Alcoliche o dagli aromi primaverili sono diffuse in Europa. In Italia ancora no
Birre di Pasqua o Easter Beer. Pensavamo di prepararci il pesce d’aprile, poi siamo andati a cercare sul web ci siamo accorti man mano che, dopo le one shot, le birre del mese e chi più ne ha più ne metta, quello delle birre di Pasqua non solo esiste, ma è un capitolo birraio che ha una storia.
Tradizione vuole che i monaci d’abbazia del Belgio, per sopperire alla fame della quaresima, preparassero delle birre primaverili piuttosto corpose: del resto, usualmente, la birra viene definita pane liquido. La tradizione di preparare delle cotte giusto in tempo per la Settimana Santa si perpetua ancora oggi in molti luoghi d’Europa, soprattutto nei paesi scandinavi, dove le Paske Øl sono più leggere, ma anche in alla Germania e in Inghilterra.
Non abbiamo mai avuto modo di assaggiare queste birre (si trovano nei paesi produttori), ma lo stile nordico, di solito, privilegia i sapori primaverili, dall’erbaceo al floreale. In Belgio, a Esen, nelle Fiandre, c’è invece il celebre birrificio De Dolle dove viene prodotta la Boskeun, un’ambrata pasquale corposa e alcolica.
Tra i produttori troviamo anche major danesi della schiuma e del luppolo come Tuborg e Carlsberg. Presso quest’ultimo, a Copenaghen, è possibile non solo visitare l’impianto, ma partecipare anche alle degustazioni dedicate alle birre pasquali.
In Inghilterra, per chi avesse la fortuna di trovarsi nella zona, segnaliamo un evento: l’Easter beer festival di Kent (venerdì 6 e sabato 7 aprile).
E in Italia? Al momento non sembra esserci ancora nulla. Nel 2009 cronachedibirra.it si è occupato dell’argomento e ha segnalato l’esistenza di una Easter Ale di Birrificio del Borgo, destinata al solo mercato estero (sul sito non c’è, oppure non c’è più). Anche su Google, alla voce birra di Pasqua non abbiamo trovato risposte made in Italy. Chissà che nel frattempo qualcuno ci stia pensando…
Foto: by Bernt Rostad, da Flickr