Da Cremona a Benevento, passando per la cubbaita degli Arabi
Se sulla preparazione del torrone siamo abbastanza d’accordo, altrettanto non si può dire delle sue origini. Ci sono, infatti, diverse storie e leggende a riguardo. Una narra che fu questo dolce servito per la prima volta a Cremona per le nozze di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti nel 1441 e che la forma avesse preso a modello la torre campanaria della città, ovvero il Torrazzo.
Se ci trasferiamo nel meridione ne troviamo notizia già in età romana (tant’è che viene citato in alcuni scritti dell’epoca) come specialità tipica del Sannio. Un’altra versione, ancora, ci fa arrivare addirittura in Cina, terra di origine della mandorla, passando poi dal popolo arabo che lo portò in Italia, in Spagna e fino a Cremona che aveva un porto sul Po. Se seguiamo questa versione il torrone sarebbe una variazione della cubbaita araba preparata con miele e sesamo.
Anche l’etimologia del nome cambia in base alla diversa origine: dal latino torrere, cioè arrostire, allo spagnolo turròn fino all’arabo turun. In ogni caso dagli ingredienti capiamo che sono prodotti facilmente disponibili nel bacino del Mediterraneo e che il prodotto che si otteneva era facilmente conservabile e quindi adatto ad essere usato anche come scorta alimentare in viaggio.
Esistono diverse varietà di torrone: duro e tenero (quello che cambia è il tempo di cottura dell’impasto: fino a 12 ore per quello duro, solo 2 per la versione tenera); alla nocciola o alla mandorla (il primo più diffuso al nord tipicamente in Piemonte, il secondo tipico del meridione); bianco o ricoperto di cioccolato.
Le città più note per la produzione sono la già citata Cremona e Benevento oltre ad altre produzioni più piccole ma ugualmente ottime: citiamo ad esempio il torrone artigianale calabrese con mandorle e cioccolato e il torrone abruzzese con le mandorle di Sulmona. In Sardegna si produce utilizzando il miele al posto dello zucchero ottenendo quindi un prodotto più morbido e aggiungendo scorze di arancia, pinoli e vaniglia. In Sicilia in provincia di Enna si produce la cubaita con mandorle, miele e pistacchi. Tutte queste tipicità regionali sono riconosciute come Prodotto agroalimentare tradizionale.
Foto: by Accidental Hedonist, da Flickr