Un piatto tradizionale 'anticrisi', grasso e benaugurante
Capodanno vuole che i piatti siano ricchi e la tavola imbandita a festa in maniera vistosa. Tra i primi più usuali ricordiamo le paste ripiene da servire in brodo di cappone. Come secondi tutti i piatti a base di carne suina, visto che nei giorni precedenti era usanza nelle famiglie contadine sacrificare il maiale. I dolci, invece, sono più o meno quelli di Natale, con uvetta e mandorle, anch’essi simboli di prosperità. Un dolce particolare era la carenza, una sorta di pandolce che nascondeva al suo interno una moneta che restava a chi la trovava. Per sapere di più su tradizioni e credenze di Capodanno clicca qui.
Il piatto di Capodanno più tipico? Inutile dirlo: cotechino e lenticchie. L’uso di mangiare i piccoli legumi risale all’età romana: simili a monete simboleggiano il denaro e l’abbondanza. L’abbinamento classico è con la carne di maiale, anch’essa simbolo di abbondanza. Il cotechino è caratteristico dell’Emilia e il suo impasto, composto di spalla, guanciale, cotenna e lardo tritati con sale, pepe e aromi è simile a quello dello zampone. A Cremona si aggiunge vaniglia, nelle Marche pepe garofanato e cannella. L’impasto viene quindi racchiuso in un budello suino o bovino fine ed elastico, chiuso poi con dello spago o altri materiali.
La ricetta che proponiamo è un compromesso tra gusto e praticità: si parte dal cotechino precotto e dalle lenticchie in sacchetto. Quello del macellaio è una prelibatezza, ma ha una cottura lunga e odorosa per chi abita in appartamento. L’uso delle lenticchie in scatola ci sembra un po’ sbrigativo.
Ingredienti per 6 persone (abbondanti): 1 cotechino (o zampone) da 1 chilo, 1 chilo di lenticchie, 2 cipolle, 5-6 spicchi d’aglio, 2 carote, 1 gambo di sedano, 150 ml d’olio d’oliva, 200 ml di polpa di pomodoro, 1 bicchiere di vino bianco secco, 2 foglie piccole d’alloro (o una grande), sale e pepe.
Utensili: due pentole grandi con coperchio, mestolo, forbici per tagliare la busta del cotechino.
Preparazione: prendete le lenticchie secche e controllatele: oggi è raro che accada, ma può caderci qualche fagiolo, sassolino, ecc… Mettetele in ammollo per 12 ore e poi lavatele. Prendete la confezione del cotechino e mettetelo a bollire chiuso nella busta per il tempo indicato sulla scatola. In una pentola grande fate soffriggere le verdure tritate fini e l’aglio intero che dovranno soltanto appassire. Versate ora il vino e fatelo sfumare qualche minuto a fuoco alto. Versate le lenticchie e la polpa di pomodoro. Coprite con acqua fino a coprire le lenticchie della loro altezza: ad esempio se lo strato di legumi è di 5 centimetri, la copertura sarà di altri 5. Portate a ebollizione per 10 minuti col coperchio e altri 10 senza, il tutto a fuoco medio-basso per non far bruciare. Mettete a punto il sale e il pepe, mescolate bene e controllate la cottura. Dopo aver colato il grasso in eccesso, tagliate il cotechino a fette di circa 1 centimetro. Potete metterlo insieme alle lenticchie oppure in un piatto a parte. L’importante è che tutto sia servito ben caldo.
Foto: by avlxyz, da Flickr (ritaglio)