Acciughe, totani e gamberi asciutti e croccanti in pochi minuti
Una pescheria a Deiva Marina: ecco dove vi portiamo stavolta. Tranquilli, non a cucinare, ma a mangiare un buon fritto. Su internet non abbiamo trovato l’indirizzo (perché non teniamo gli scontrini?!), comunque il posto lo trovate salendo via XX settembre verso monte sulla sinistra (a destra c’è il fiume); all’altezza del bar Raggio di Luna (gelati e cocktail buoni, si spende poco) proseguite 10 metri sotto i portici e ci siete.
Non troverete un fishwork alla moda, ma una vera pescheria coi banchi refrigerati appena ingentiliti dall’arredo marinaresco. La gente del posto ci compra orate e sgombri e se e non ci fossero il cartello e i tavolini, i turisti passerebbero oltre. Invece si fermano per una buona ragione: il fritto.
Potete comporre il vostro piatto come volete. Noi ci siamo sempre orientati sul misto: acciughe, totani, calamari, un po’ di paranza (quando c’è) e qualche gamberone. Il pesce è tutto fresco a parte i crostacei che fanno sempre la loro ottima figura senza incidere sul prezzo.
La preparazione è genuina: infarinatura al momento, frittura e servizio immediato. In cinque minuti, coda permettendo, vi arriva un bel vassoio croccante e asciutto con sale e spicchi di limone a disposizione. L’unica cosa che dovete fare è andarvelo a prendere, perché essendo un negozio non possono servire al tavolo. Per quanto riguarda le bevande la scelta è essenziale: acqua, qualche bibita e birra Tuborg (questa industriale danese, comunque, si abbina bene).
I prezzi dipendono dal vostro appetito perché il fritto viene venduto a peso (33 euro al kg ad agosto 2013). Per chi non sa orientarsi, diciamo che con un chilo ci si mangia in tre. Alla fine venite a spendere circa un terzo di meno rispetto al ristorante. Certo, non avrete il servizio, la tovaglia e la candela a centrotavola, ma in quanto a qualità non c’è niente da invidiare alla media dei locali.