Dal Tirolo alla Sicilia e dall'antipasto ai (molti) dolci. Un ricco menù
Natale è ormai alle porte. Siamo convinti che molti di voi abbiano già preparato (o almeno imbastito) il menù della festa. Per i ritardatari cronici e chi decide last minute ecco la carrellata delle nostre ricette. Se invece vi resta solo da apparecchiare la tavola… ecco qualche idea.
Avete organizzato un pranzo a buffet con gli amici? Non potete farvi scappare una novità, ovvero il panettone salato, detto anche gastronomico: potete comprarlo già fatto e riempirlo oppure, con un po’ di tempo e pazienza, farlo con le vostre mani.
Un’altra portata interessante ci conduce in Calabria, dove troviamo le zeppole, frittelle di farina e patate. Noi vi proponiamo la versione base salata, ma le varietà (anche dolci) sono pressoché infinite.
E dalla punta dello Stivale passiamo all’estreno Nord, in Trentino, dove incontriamo gli gnocchi di pane e spinaci o strangolapreti, conditi con burro e salvia. Un piatto dalle origini povere che soddisferà gli amanti dei piatti di montagna e del grana del Trentino.
Ancora primi piatti in Liguria, dove troviamo uno dei grandi classici: il tocco di carne. Questo sugo lungo da preparare premierà la vostra pazienza, specialmente se abbinato a taglierini e ravioli di magro.
Volete stare più leggeri e assaggiare un raro formato di pasta preparato solo sotto le feste? Sempre in Liguria non potevamo farci mancare i natalini in brodo, preparati specialmente per la cena della Vigilia.
E il sempreverde tacchino? Noi l’avevamo preparato (all’americana) per il Ringraziamento, ma si adatta benissimo. Eccolo.
Natale, si sa, è la festa dei dolci. Partiamo da Nord, dal Tirolo, dove troviamo lo Zelten, un pane con frutta secca e canditi dal tipico aroma mitteleuropeo. Restiamo nel Triveneto, dove incontriamo il dolce veronese per eccellenza: il Pandoro.
Da liguri, naturalmente, abbiamo riservato un posto d’onore al dolce della nostra città, il Pandolce alla genovese con uvetta, canditi e pinoli. Non potevamo, naturalmente tralasciare il re dei dolci natalizi: il Panettone di Milano, morbido e fragrante.
Lasciamo le dolci pianure lombardo-venete e andiamo nella splendida Toscana, terra di vini, norcineria e sapori schietti, ma anche gentiil: come potremmo saltare a pié pari uno dei dolci più buoni che ci propone questa regione? Tra monaci, crociati e antichi speziali ecco a voi il Panforte di Siena. Un consiglio sull’abbinamento? Un Passito, un Vin Santo, o almeno un buon liquoroso.
E che Natale sarebbe senza il torrone? Difficile dare una collocazione geografica a questa golosità che unisce Piemonte e Sicilia, Nord e Sud, con mandorle o nocciole, con cioccolato o senza.
A proposito di Sicilia. Non potevamo certo dimenticare questa terra ricca di tradizione dolciaria. Et voilà… ecco a voi il Buccellato. Con i sapori della Sicilia proponiamo anche una ricetta semplicissima, ma che farà la gioia dei ritardatari cronici: la frutta secca ripiena col marzapane.
E dopo tutto questo ricco desinare, non ci resta che il digestivo. Di sicura efficacia (ma per adulti) questo repentino ritorno all’estremo Nord del nostro Paese con il caffè alla valdostana con grappa e genepì.
Foto: by conanil, da Flickr (ns. ritaglio)