Abbiamo descritto con dovizia di particolari le ricette natalizie della nostra penisola…andiamo adesso a curiosare tra i piatti delle altre nazioni.
Francia: qui i festeggiamenti iniziano per la Révellon, cioè la vigilia durante la quale si pasteggia a ostriche, salmone affumicato, paté de Fois Gras o altri prodotti di mare o ancora lumache se siamo a Parigi; nel resto del Paese troviamo anche pollo arrosto, oca (in Alsazia), tacchino con castagne (in Borgogna) e prosciutto al forno. Ovunque il dolce tradizionale è la Bûche de Noël, dalla forma di ceppo di abete, che veniva anche consumato quale dolce del solstizio invernale nella tradizione pagana.
Molto variegato il panorama della Spagna: in Catalogna si festeggia il 25 dicembre a base di escudella (zuppa a base di patate, cavolo, carne di manzo, maiale, gallina, agnello, lardo e salsiccia in cui si fa cuocere la galets, una pasta a forma di grossa conchiglia) seguita da tacchino ripieno; la carne che eventualmente avanzasse viene usata per preparare i cannelloni del giorno dopo. Il tacchino è protagonista anche alle Baleari mentre a Valencia troviamo las albondigas, polpette di carne con pinoli. Nelle zone centrali si inizia la sera della vigilia con cavolfiore, cavolo, cavolo rosso seguiti da baccalà, besugo (simile al baccalà cotto al forno con limone), pollo e tacchino e si prosegue il giorno dopo con agnello alla brace. In Estremadura ritroviamo il tacchino ripieno con contorno di cardi la sera della vigilia e a Natale abbiamo risotto e caldereta de cordero, ovvero agnello stufato e cotto con aglio, vino bianco ed erbe di Provenza; in Aragona abbiamo il temasco, cioè agnello al forno con patate e cipolle dolci mentre in Andalusia troviamo il pesce al forno oppure bollito o ancora sotto forma di zuppa. Per quanto riguarda il dolce ovunque è protagonista il torrone, el duro, a base di miele e mandorle intere nella versione tradizionale oppure con mandorle tritate e zucchero nella versione morbida; ci sono poi polvorones, a base di farina tostata, lardo e zucchero e cotti al forno e mantecados, simili ai primi ma con aggiunta dell’uovo.
Il pranzo di Natale in Germania è molto ricco: la sera della vigilia è tradizione mangiare carpa e insalata di patate; il giorno di Natale si iniza con oca ripiena e maialino arrosto seguiti dalle salsicce bianche e accompagnati dal Christstollen, il pane tipico di questo periodo a base di noci, uva sultanina, limone e frutta secca. Come dolci troviamo il Christbaumgebäck, dolce dall’impasto bianco modellato a forma di albero di Natale e decorato come tale, i Lebkuchen ovvero biscotti allo zenzero con chiodi di garofano, cardamomo, coriandolo, zucchero e cannella e il più noto Dresdner Stollen a base di marzapane e frutta che viene preparato il 6 dicembre e conservato fino a Natale.
Per quanto riguarda l’Inghilterra il pranzo di Natale consiste in tacchino ripieno servito con salsa di mirtilli e naturalmente il famoso Christmas pudding, realizzato con uova, farina, zucchero, margarina, uvetta secca, mandorle tritate, canditi misti, noce moscata, spezie miste e brandy. La tradizione vuole che sia preparato anche un mese prima di Natale e poi riscaldato la mattina della festa. Piccola curiosità: è uso mettere delle monetine sul fondo del dolce e chi le trova avrà buona fortuna.
Foto: by appaloosa, da Flickr