Capodanno a tavola tra gusto e scaramanzia

27 dicembre 2013
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Il bacio sotto al vischio a Capodanno, un augurio d'amore duraturo

Il bacio sotto al vischio a Capodanno è un augurio d’amore duraturo

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Oggi in Occidente l’anno inizia il 1° gennaio ma non è stato sempre così: fino circa al 1700 il Capodanno variava da paese a paese e da città in città. In Inghilterra, Irlanda e Toscana l’anno iniziava il 25 marzo (l’Annunciazione), nella Francia medievale la domenica di Pasqua. A Venezia Capodanno era il 1° marzo e nel meridione d’Italia il 1° settembre. Tutto questo è croce e delizia dei diplomatisti, gli studiosi di documenti antichi.

Le usanze e le scaramanzie per propiziarsi la fortuna nell’anno che verrà sono ormai entrate nell’uso comune. In epoca romana si usava invitare gli amici a pranzo e scambiarsi un vaso con miele, datteri e fichi quale augurio di felicità.

In campagna il cibo veniva usato anche come strumento di divinazione: il capofamiglia prendeva 12 mucchietti di noci, uno per ogni mese, le cospargeva di sale e le metteva nella madia. Il giorno dopo guardando quale mucchietto fosse asciutto o umido prevedeva quale mese sarebbe stato asciutto o piovoso.

Tra i cibi da mettere in tavola al cenone c’è anche il melograno: simboleggia la prosperità e la fecondità oltre il consueto augurio di un anno ricco. Dal colore rosso dei suoi semi deriva poi la diffusa tradizione di indossare biancheria di questo colore.

Un’altra tradizione tipica soprattutto di Spagna e America del Sud consiglia di mangiare 12 chicchi di uva allo scoccare della mezzanotte, uno per ogni rintocco e per ogni mese dell’anno. L’ uso deriva dal fatto che avere l’uva in inverno voleva dire aver avuto un raccolto ricco. Mentre si mangiano i 12 chicchi si esprimono altrettanti desideri, uno per ogni mese dell’anno.

In Giappone lo Shogatsu è la festa più importante dell’anno e dura tre giorni; il pasto consumato viene chiamato toshikoshi soba, simbolo di lunga vita, e poi troviamo anche riso, verdure e pesce. La bevanda tipica è un vino di riso dolce chiamato otoso.

In Cina si celebra il Capodanno (cinese) con 12 portate, ognuna con un suo significato: ricordiamo gli gnocchi la cui forma ricorda quella dei lingotti in oro e argento, le torte nian-gao che simboleggiano la prosperità della famiglia, il pesce che rappresenta l’abbondanza, la verdura per la longevità e la rapa per la buona sorte.

Negli Usa le tradizioni  e i piatti preparati variano in ogni famiglia e dpendono dalle tradizioni e dalle culture della famiglia stessa; possiamo trovare arrosti di manzo o tacchino, salsa di mirtillo rosso e torte. Il piatto tradizionale è il Lumberjack Pie costituito da una parte esterna fatta con purea di patate e poi riempita di carne, cipolla e cannella. La bevanda tradizionale di tutte le feste natalizie è l’Eggnog fatto con uova, latte, zucchero e a volte anche rum.

Foto: by Alberto Provenzi, da Flickr

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