Tigella bella: gnocco fritto, salumi e creme a Pavia

25 marzo 2014
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tigellabella_salseTIgella e gnocco fritto: cosa c’è di meglio per chiudere un’impegnativa giornata fuoriporta? Passando da Pavia e seguendo la ‘soffiata’ di un’amica andiamo da Tigella Bella (via Carlo Alberto  28; tel.: 389 6689113; chiuso lunedì sera).

E’ venerdì, ore 19.30: il locale è ancora semivuoto ma i tavoli sono pieni di cartellini: restano due posti ma solo fino alle 21.00, per cui consigliamo di prenotare, soprattutto nel weekend.

L’ambientazione è classica: tavoli e sedie in legno (carine le panche imbottite lato parete). Il locale fa parte di una catena in franchising con diversi ristoranti e take away in Lombardia e in Veneto ed Emilia-Romagna. Niente forzature fighette: la clientala serale comunque è piuttosto elegante mentre a mezzogiorno è per lo più universitaria (l’Ateneo è di fronte).

La proposta è semplice: tigelle e gnocco fritto di base più una scelta di salumi, formaggi, verdure e salse che completano i menù. Ordiniamo quello a base di salumi. Per le bevande ricordiamo che dobbiamo guidare e limitiamo la nostra scelta a un bicchiere di lambrusco.

Pochi minuti dopo arriva un lungo vassoio di legno con dodici ciotoline. Otto sono abbinamenti salati: radicchio rosso, gorgonzola, squacquerone, crema ai funghi e alle erbe, battuto di lardo speziato, salsa zingara (peperone) e messicana (quella rossa piccante dei tacos). Le quattro che accompagneranno il dessert contengono confettura di fragole, nutella, cioccolato bianco e polvere di cocco. Apprezziamo l’aspetto scenografico, ma anche la presenza di dodici cucchiaini per evitare miscugli.

A ruota arriva il cibo! Due gnocchi fritti, una dozzina di tigelle e un bel tagliere di salumi: pancetta, prosciutto crudo, prosciutto cotto alle erbe e speck. Per non farlo raffreddare iniziamo dallo gnocco fritto. Lo riempiamo ben bene di battuto di lardo, pancetta e radicchio. Sarà un abbinamento giusto? SIcuramente è una bomba calorica, ma ne vale la pena e col lambrusco va giù meglio.

Passiamo alle tigelle: per gustarle al meglio ci consigliano di tagliarle a metà come fossero delle focaccine, dopodiché si farciscono a piacere. Abbondiamo coi salumi, ma ci rendiamo conto che tenendone quattro per il dolce non riusciamo a finire il companatico, per cui ordiniamo un secondo gnocco fritto. La sostanziosa cena prosegue e arriva così fino al dolce.

Il conto è nella media e senza sorprese: spendiamo infatti 34 euro in due (26 per i due menù gourmet, il resto in acqua, bicchieri di vino e un caffè, incluso il bis di gnocco fritto). Tirando le somme, Tigella Bella è un bel posto per passare la serata, sia con la fidanzata sia in compagnia, a patto però di lasciarsi un po’ andare coi grassi. Ma se proprio siete a dieta (o vegatariani) niente paura: c’è un menù anche per voi.

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