Praglia e Curlo: aree attrezzate per gli amanti della carbonella Conoscete altre aree attrezzate? Raccontatele, la vostra esperienza
Una grigliata all’aperto può essere un’occasione gustosa per godersi la primavera. Farla bene non è solo un’occasione per divertirsi tra amici, ma anche per scoprire nuovi sapori.
La prima cosa importante è sapere dove andare. La terrazza dell’attico dell’amico non è una grande idea, soprattutto se avete dei vicini poco inclini a essere affumicati. Meglio evitare anche l’accensione di fuochi in giro per le campagne: col rischio incendi la Forestale potrebbe non gradire e staccare multe salate. La cosa migliore è utilizzare le aree attrezzate fornite di tavoli, barbecue in pietra e, a volte, anche di rubinetti dell’acqua e bidoni per la spazzatura.
Intorno a Genova ne conosciamo alcune ai piani di Praglia. Da Pontedecimo si sala la strada omonima: dopo qualche chilometro ci sono delle aree sulla sinistra prima del ristorante-trattoria). Un altro posto, il più carino cha abbiamo sperimentato è Curlo, una frazione dietro Arenzano: qui c’è un’area attrezzata con tanto di spazi per il fuoco, tavoli e bidoni per i rifiuti. La differenziata nelle aree picnic è difficile, ma almeno per il vetro non guasterebbe. La zona è pulita è non abbonda di rami secchi. Una buona notizia per la sicurezza, un po’ meno per coloro che non amano la carbonella.
Per il fuoco abbiamo usato il sistema più facile: tavoletta di accensione e carbonella di legna. Occorrono un accendino o dei fiammiferi, la diavolina (o simili) e il carbone di legna. Anche i tronchetti di legna pressata possono essere una valida alternativa. In mancanza della diavolina si accendono prima i legnetti più piccoli e asciutti, poi man mano la carbonella e i tronchetti più grossi cercando di ottenere la brace piuttosto che la fiamma.Meglio lasciar perdere la carta: produce briciole fastidiose e, se inchiostrata, produce odori sgradevoli.
La griglia, nelle aree attrezzate, di solito c’è già. Un accessorio importante è la pinza per manovrare la carne. E’ davvero essenziale: forchette e coltelli sono troppo corti per lavorare bene. Finito tutto, ricordate di spegnere bene il fuoco e di controllare di non aver lasciato rifiuti in giro.
E veniamo al bello: che cosa cucinare? Diciamo che la brace rende buono praticamente tutto, dalla carne di maiale alla salsiccia, fino ai wurstel e ai verzini. Le costine con l’osso sono la soluzione più economica, ma più di una-due stufano un po’. Nelle grigliate tra amici le portate che vanno più a ruba sono le salsicce, i verzini e i wurstel. I più raffinati mettono sulla griglia anche gli spiedini comprati già fatti in macelleria o al supermarket. La costata di vitello, visto il prezzo, ci sembra un po’ sprecata per il barbecue. Un altro pezzo forte sono le cosce di pollo: vanno cotte molto bene ma il risultato è ottimo. Tutta la carne, prima di essere messa su, va unta con un po’ d’olio e cosparsa con un insaporitore per arrosti. Le salse non sono obbligatorie, ma chi griglia i wurstel, di solito, si porta la senape, oppure il ketchup. Una salsa che accontenterà molti è la “barbecue” della Jack Daniels (sì, contiene una trascurabile quantità di whisky).
Ci sono delle idee anche per i vegetariani, oppure per chi non vuole mangiare solo carne. Ad esempio i tomini (avvolti o meno nello speck), le melanzane e le zucchine a fette di circa un centimetro, oppure le fette di pane abbbrustolite condite con un ottimo olio d’oliva. Un’idea alra idea all’americana è la cottura della pannocchia di granoturco.
Le bevande asseconderanno i gusti dei commensali. Spesso le aree picnic sono un po’ fuori mano e l’automobile è d’obbligo, quindi è meglio non esagerare con le gioie di Bacco. Per quanto riguarda i vini noi avevamo portato il classico Sangiovese di Romagna Galassi: è buono, si adatta bene alle carni e costa poco.
Le birre? Quelle da meditazione sono eccessive, meglio qualcosa di leggero come le bionde e le blanche (quest’ultima ideale se grigliate del pesce). Se proprio volete qualcosa di particolare, una birra al miele (tipo Regina de La Superba) potrebbe sposarsi coi formaggi a fine pasto. Di analcolico, a parte le solite bibite, un tocco di ricercatezza lo possono dare il chinotto Neri, la gazzosa di Lurisia o le spume di Abbondio. La cosa più importante è tenerle al fresco e munirsi di apribottiglie.
Ecco che cosa vi serve per una grigliata-tipo per otto persone (robuste):
8 costine di maiale
8 spiedini
8 cosce di pollo
1 metro di salsiccia oppure 8 verzini
8 wurstel
8 tomini
1 bella pagnotta o altro
melanzane e zucchine a volontà
Olio d’oliva
Insaporitore per arrosti e/o sale
Eventuali salse (ketchup, senape, salsa barbecue…)
Bevande alcoliche e non (per 8 persone almeno 4-5 litri di roba ci vogliono)
1 sacco di carbonella, legno pressato o tronchetti di varie dimensioni
2-3 tavolette di diavolina o rametti molto secchi
Fiammiferi o accendino
Pinza per muovere e girare la carne
Piatti, bicchieri e posate di plastica (meglio se compostabili)
1-2 forchette e coltelli in metallo per la preparazione (non guastano)
Tovaglioli di carta
Apribottiglie per tappi di vino e a corona (birra, bibite)
Lampade e/o candele (necessarie di sera se non volete brancolare nel buio)
Foto: by wordridden, da Flickr