Comincia oggi con la pastiera napoletana la nostra rassegna dedicata ai piatti tipici di Pasqua. Questo dolce è di origine molto antica e se ne conoscono miti e leggende. Una di queste narra della sirena Partenope che dimorava nel Golfo di Napoli e ogni primavera emergeva dalle acque per salutare gli abitanti. Questi decisero di ringraziarla per la dolcezza del suo canto e per le parole che aveva dedicato loro; sette delle più belle ragazze offrirono in dono farina, ricotta, uova, grano bollito nel latte, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero. La sirena tornò con i doni alla sua dimora e lì portò agli dei che li mescolarono ottenendo la prima pastiera.
Altre tradizioni fanno risalire una rudimentale pastiera alle feste pagane che celebravano il ritorno della primavera o alle focacce ricevute dai catecumeni dopo il battesimo all’epoca di Costantino il Grande. Un piccolo aneddoto ricorda Maria Teresa d’Austria, conosciuta per essere avara di sorrisi che dopo aver assaggiato una fetta di pastiera non potè fare a meno di avere un’espressione lieta.
La versione attuale sembra essere stata creata, come spesso accade, in un monastero: una suora ideò un dolce che simboleggiasse la Resurrezione unendo il grano che rinasce dopo essere stato sepolto nella terra, le uova simbolo della nuova vita, la ricotta di colore bianco e profumando il tutto con spezie e acqua di fiori d’arancio. Molto conosciuta è la pastiera che preparavano le suore del convento di San Gregorio Armeno per le famiglie della ricca borghesia. La tradizione dice di confezionarla in anticipo, non oltre il Venerdì Santo per far sì che tutti gli ingredienti fondano alla perfezione i loro profumi. La pastiera, essendo estremamente fragile, viene venduta e servita in recipienti di ferro stagnato detti ruoti per evitare che si sbricioli.
Per quanto riguarda la ricetta della pastiera non ne esiste una ufficiale ma ogni famiglia ne custodisce una propria versione. Noi vi proponiamo una di queste.
Ingredienti (per 6 persone): 500 g di pasta frolla, 350 g di ricotta di pecora, 200 g di grano cotto, 300 g di zucchero, un limone, 75 g di canditi misti (arancia, cedro, zucca) 50 ml di latte, 15 g di burro, 3 uova e 1 tuorlo, un pizzico di vanillina, acqua di fiori d’arancio, cannella, zucchero a velo.
Utensili: mattarello, ciotola per impastare, pentola, tortiera.
Preparazione: versate in una pentola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza del limone grattugiata; lasciate cuocere per una decina di minuti o comunque finchè non otterrete una crema. Nel frattempo mescolate la ricotta, le uova, i tuorli e lo zucchero, unite un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, la vanillina e la cannella e formate un composto omogeneo. Al termine unite anche i canditi misti fatti a cubettini e il grano cotto. Stendete la pasta frolla nello spessore di circa mezzo centimetro (tenendone un po’ da parte per le strisce) e mettetela in una tortiera imburrata. Versate l’impasto di ricotta nella tortiera e decorate con le strisce di pasta frolla. Cuocere in forno a 180°C per circa un’ora; deve risultare di un colore ambrato. al termine fate raffreddare e spolverizzate con lo zucchero a velo. Una volta fatta si conserva in frigo per qualche giorno.