Dopo una bella giornata in spiaggia e un tuffo rinfrescante nelle acque blu del mare di Moneglia cosa c’è di meglio di un buon gelato? Nell’ambito del progetto Gelato è territorio, promosso da AIFB e Associazione Gelatieri per il gelato, siamo stati a Moneglia dalla gelateria artigianale Qualcosa di buono e abbiamo conosciuto Silvia Duranti che ci ha introdotto al mondo del gelato artigianale e ci ha fatto conoscere i prodotti che nelle sue abili mani diventano poi i gelati (e non solo) che troveremo qui.
La gelateria ha un doppio accesso: dalla strada e direttamente dalla spiaggia antistante (meglio di così!!). Si trova in quelli che anticamente erano i voltini sotto la vecchia linea ferroviaria che sono stati trasformati in negozi una decina di anni fa.
Il gelato che trovate qui è artigianale, ovvero viene realizzato senza l’utilizzo di semilavorati ma partendo direttamente dalle materie prime che vengono lavorate nel laboratorio attiguo al locale di vendita.
L’intento – ci racconta Silvia – è stato fin da subito quello di proporre un gelato diverso da quello a cui si era abituati a Moneglia proprio grazie all’utilizzo di materie prime locali.
Quasi tutti gli ingredienti usati arrivano dal territorio circostante a partire dalla frutta fresca che è a km zero e viene acquistata da piccoli produttori locali. Di questa si riescono a fare delle piccole scorte ma quando è finita si cambia gusto di gelato, si segue la stagionalità.
Abbiamo poi la nocciola misto Chiavari, protagonista dell’omonimo gusto di gelato e la ricotta di Brugnato del caseificio Esposito. Non locali ma per ovvie ragioni sono il cacao (sempre monorigine) e i pistacchi. Il latte, intero fresco, arriva dalle fattorie Fiandino di Cuneo.
Tutto questo – racconta – ci permette di promuovere e valorizzare i prodotti locali e di raccontare un territorio attraverso i suoi prodotti; così si crea una sinergia tra le diverse realtà coinvolte. E’ un modo di valorizzare il gusto e di offrire una esperienza sensoriale diversa.
Il gusto “bandiera” è la nocciola misto Chiavari che viene realizzato con nocciola, latte, zucchero, fibre, farina di semi di carruba e un pizzico sale ma senza l’utilizzo di panna per esaltare la nocciola che, in questa preparazione, viene triturata subito prima della preparazione del gelato e non è cotta. La misto Chiavari, come suggerisce il nome, è un insieme di frutti di diversa forma e colore provenienti da sette cultivar differenti alternate in base ai microclimi dei diversi territori situati tra le fasce del golfo del Tigullio. Il suo gusto, rispetto alla tonda gentile delle Langhe, è meno dolce.
Vi suggeriamo di assaggiare anche altri gusti, tutti davvero particolari:
- cappuccino e focaccia, ovvero la colazione dei genovesi. Questo gusto è nato un po’ per scherzo ma è diventato subito uno dei più richiesti. Nota: anche la focaccia è senza glutine, fornita da un panificio di Sestri Levante.
- gorgonzola, miele e noci: molto particolare, sicuramente da non perdere per chi ama questo formaggio (colei che scrive non mangia gorgonzola, quindi non vi può fornire un parere)
- gusto pistacchio: la peculiarità sta nel fatto che è salato, ed è l’unica volta che mi è capitato di assaggiarlo in questa forma (delizioso).
In tutti i gelati la percentuale di zucchero presente è inferiore al 15%
Per coloro che non possono assumere glutine non ci sono problemi: tutti i gusti ne sono privi, così come coni e cialde (assaggiandoli non si percepisce alcuna differenza).
Chi ha problemi con il lattosio può tranquillamente godersi un’ampia scelta di gusti alla frutta, il cioccolato fondente e il pistacchio.
Inoltre i gusti di frutta e il cioccolato fondente non contengono derivati animali e sono adatti a chi segue una dieta vegana.
Per ultimo vi raccomandiamo di assaggiare anche le granite, preparate con frutta di giornata (i gusti cambiano in base alla disponibilità).
Dove si trova la gelateria Qualcosa di buono
Se volete deliziarvi anche voi con il gelato di Silvia potete recarvi a Moneglia in corso L. Longhi 23G dalle 10 alle 24. La gelateria fa anche servizio al tavolo.
L’associazione Gelatieri per il gelato
Silvia Duranti della gelateria Qualcosa di buono, con sede a Moneglia, fa parte dell’associazione Gelatieri per il Gelato. Un movimento di gelatieri professionisti che si è trasformato in Associazione culturale nata per tutelare e valorizzare il gelato artigianale di tradizione italiana che ha come obiettivi:
- promuovere la cultura del mestiere di gelatiere artigiano;
- elevare il gelato a eccellenza della cultura culinaria nazionale;
- comunicare con trasparenza al pubblico le scelte di qualità del proprio lavoro;
- migliorare la propria professionalità attraverso lo scambio e la formazione;
- diffondere i valori etici di rispetto delle persone, della qualità del cibo, della stagionalità e dell’ambiente.
L’AIFB e il progetto Il gelato è territorio
L’Associazione Italiana Food Blogger vuole sostenere e diffondere l’iniziativa di GxG – Il gelato è territorio che promuove il legame tra il gelato ed il luogo dove viene prodotto, mettendo in risalto la trasparenza della filiera del gelato artigianale.
Dal 1 luglio al 30 settembre tutti i gelatieri dell’associazione Gelatieri per il gelato propongono nella loro gelateria un “gusto bandiera” preparato con almeno un prodotto del territorio. Così facendo i produttori della propria filiera sono direttamente coinvolti e vengono raccontate tradizioni locali fatte di eccellenza contadina.
Mi incuriosisce il gusto cappuccino e focaccia. Essendo cresciuta a Spezia, è un abbinamento che conosco, ma non nel gelato.
La prima volta che passo Moneglia cercherò la gelateria. Grazie