Carpasinn-a: il pane d’orzo di Carpasio e Badalucco

28 maggio 2015
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OrzoRiprendiamo dopo una lunga pausa la nostra rubrica sui pani tipici regionali e andiamo a far conoscenza della Carpasinn-a, ovvero il pane d’orzo (in dialetto Pan d’ordiu) prodotto a Carpasio e a Badalucco.

L’uso dell’orzo per ottenere farina con cui realizzare il pane risale ai tempi in cui il grano non era di facile reperibilità e si ricorreva pertanto ad altri cereali. Ancora oggi la farina utilizzata per produrre questo pane viene macinata a pietra (il metallo rovina la farina ottenuta).

La carpasinn-a è un pane d’orzo biscottato, di colore dorato, sostanzioso ma molto duro: infatti deve essere ammorbidita nell’acqua prima di essere consumata condita con olio, aglio, pomodoro, acciughe e foglie di basilico e in questo possiamo dire che ricorda le friselle prodotte nel Meridione d’Italia. Questo pane rappresentava, assieme a latte e formaggio, il cibo dei pastori quando restavano per alcuni mesi negli alpeggi. A settembre a Carpasio si svolge una rievocazione della transumanza e in questa occasione la carpasina è protagonista.

Se avete a disposizione un forno a legna potete provare a farlo anche a casa: vediamo come fare.

 

Ingredienti: 500 g di farina d’orzo, acqua, 25 g di lievito di birra.
Preparazione: impastare la farina con l’acqua e il lievito e lasciare riposare l’impasto coperto con la farina d’orzo. Quando sarà lievitato riprendere l’impasto e lavorarlo a lungo, formando poi delle lunghe pagnotte. Con un filo di spago ricavare delle fette, disporle in una teglia e cuocerle nel forno a legna a calore moderato per circa un’ora. Al termine levare le fette dal forno, girarle e ricuocere per un’altra ora. Fate attenzione a non toccare le fette di pane sia al momento del taglio che quando si infornano: se accade diventano impermeabili ai liquidi, cosa che non va bene dato che questo tipo di pane va ammorbidito in acqua o accompagnato con olio, latte o vino. 

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