Finora ci siamo capitati dopo una giornata al mare e la nostra mise non era quella che si dice “in tiro”. Va bene, è estate e abbiamo standard un po’ fighetti, ma alla Tana del Luppolo l’atmosfera è informale. Il locale si trova a Cavi di Lavagna (Via Lombardia 88, a monte della stazione ferroviaria). Gli orari: 19.00-01.00 (venerdì e sabato fino alle 02.00). Sabato e domenica: anche a pranzo (12.30-15.00).
Ci siamo stati due volte. La prima, purtroppo, avevamo solo una mezz’ora e abbiamo ordinato una “affumicata” tedesca con un piatto di salsicciotti. La fretta è cattiva consigliera e non ricordo neppure il nome della birra. Ma l’impressione è stata buona, il nostro tipico “quando-abbiamo-tempo-ci-ritorniamo-con-calma”.
Ed ecco la seconda volta: sabato scorso, complice il menu dedicato ai moules-fritesdi cui avevamo parlato la settimana scorsa. Visto i menu a 15 euro ci aspettavamo un piatto buono ma spartano: un po’ di cozze, le patate e una birra alla spina. E invece no. Ci hanno servito un bel mezzo chilo di cozze marinate, il piatto delle patate e una bottiglietta di Blanche des Honnelles, una birra di grano belga. Il tutto era una porzione, ma sufficiente per due. Le cozze erano profumate di mare e senza sabbioline, oltre che presentate in una bella ciotola di vetro blu trasparente (più un’altra dello stesso tipo per i gusci). E se le blanche sono già “birre da pesce”, la belga Des Honnelles col suo gusto fresco e dolce (ma anche un pizzico di corpo) si è abbinata perfettamente alla marinatura delle cozze e alla patate.
Visto che volevamo assaggiare con più calma anche qualcosa che fa parte del menù abituale abbiamo ordinato anche uno di quei piatti di carne tipici del pub: pollo marinato nella birra, wurstel artigianali (fatti con carni provenienti dall’entroterra… e la differenza si sente) e patate. Stavolta con una blanche di Leo, birrificio concittadino della Tana. I buoni auspici della prima volta sono stati confermati dalla calma: del resto il locale si classifica come pub con piccola cucina e vanta carni a km zero. Il conto finale? 32 euro in due: poco più che in focacceria. Quando siamo andati via siamo soddisfatti e rimpinzati dal bis. Necessaria una passeggiata sul lungomare… le birre di grano saranno anche leggere ma con la macchina è meglio usare prudenza.
Nicola Ganci ed Erica Repaci