L’albicocca di Valleggia per il Calendario Italiano del Cibo

12 giugno 2016
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albicoccheQuest’oggi Silvia Gregori e il Calendario Italiano del Cibo ci parlano dell’albicocca. Anche noi vogliamo raccontare qualcosa a proposito di questo frutto e abbiamo scelto una varietà tipica della Liguria.

L’albicocca  di Valleggia, in dialetto locale Valleggin è una varietà coltivata tra Varazze e Albenga lungo la fascia costiera e sulla collina fino a circa 300 metri di altitudine. Questa varietà era già presente in questa zone nell’Ottocento come si può leggere nella Statistica del dipartimento di Montenotte  del prefetto napoleonico Gilbert Chabrol del Volvic. Nell’opera pubblicata nel 1824 si legge “Nel circondario di Savona gli alberi da frutto sono notevoli, per la squisitezza dei loro frutti. Tra di essi si distingue una specie di piccole albicocche chiamate alessandrine…”

Gli abitanti di Valleggia dicono che i primi esemplari di questa varietà siano nati da semi provenienti via mare dall’estremo Oriente e arrivati casualmente nel porto di Savona. La pratica comune ai tempi di distribuire i rifiuti nei campi, favorì la germinazione di questi semi, che diedero vita ai primi alberi di albicocca di Valleggia. I migliori esemplari furono in seguito utilizzati come piante madri per la produzione di innesti, ottenendo la stabilizzazione delle caratteristiche varietali fino ai giorni nostri. Presso alcune aziende è possibile osservare ancora oggi esemplari di albicocca di Valleggia risalenti ai primi decenni del 1900 e utilizzati ancora come valido materiale di riproduzione.

La zona di Quiliano, in provincia di Savona, è la località di massima produzione di questa varietà. Il frutto si riconosce per la buccia sottile dal delicato colore arancio picchiettato da puntini color mattone; anche la polpa è di color arancio, con profumo pieno, sapore dolce e aroma intenso. E’ di piccole dimensioni ma il suo aroma e il suo sapore sono più intensi delle altre varietà. Questa varietà si riconosce per la buccia sottile, di un delicato colore arancio, picchiettato da puntini color mattone. La raccolta si concentra in tre settimane tra fine giugno e luglio, ma la qualità è caratteristica per avere una fioritura più tardiva. Proprio durante il periodo della raccolta a Quiliano si svolge la festa dedicata all’albicocca di Valleggia. L’albicocca, apprezzata già di primi del ’900 ed esportata all’estero, è tutelata e riconoscibile con un marchio di origine, di proprietà del Comune di Quiliano e gestito commercialmente dalle Cooperative Agricole Le Riunite e Ortofrutticola Valleggia e oggi vanta anche di essere uno dei presidi di Slow Food

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3 Responses to L’albicocca di Valleggia per il Calendario Italiano del Cibo

  1. Camilla on 12 giugno 2016 at 22:39

    Ciao, complimenti per la stesura e le informazioni riportate in questo interessante articolo. 🙂

  2. Giuliana on 12 giugno 2016 at 19:46

    grazie per questo post, non conoscevo questa qualità di albicocca e la sua tipicità!
    Sempre bello imparare…

  3. Nadina Serravezza on 12 giugno 2016 at 17:29

    Devo ammettere di non averle mai assaggiate. Ma rimedierò ! Spero presto di riuscire a visitare la bellissima Liguria e di assaggiare le sue specialità

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