Anche quest’anno il Suq torna a Genova, nei consueti spazi di piazza delle Feste; la 18esima edizione della manifestazione si svolgerà da giovedì 16 a domenica 26 giugno 2016, tutti i giorni dalle 16,00 alle 24,00 e le domeniche dalle 12,00 alle 24,00. Ricchissimo il calendario degli eventi proposti. E come sempre spazio per le cucine dal mondo: saranno 15 le cucine da gustare. Si può scegliere tra: araba, eritrea, giordana, ghanese, del kashmir, indiana, indonesiana, ligure, marocchina, messicana, polacca, senegalese, spagnola, sudamericana, tunisina.
Confermati – dunque – il té, i dolci come i baklava e il couscous (che sono un po’ il piatto forte del Suq). Ma la tradizione maghrebina ci propone anche i falafel (polpettine fritte di fave o ceci tritati con cipolla, aglio e coriandolo), l’hummus (crema di ceci con aglio, succo di limone e olio d’oliva) e il tabulé (insalata di burghul, pomodoro, menta e prezzemolo).
Se ci spostiamo in Tunisia troviamo piatti che derivano da un misto di cucine europee, orientali e delle tradizioni culinarie dei popoli del deserto. Rispetto alle altre cucine della zona questa è molto speziata e piccante; qui oltre al couscous ricordiamo il brick, una specie di crepe sottilissima farcita con uova, verdura e carne. I dolci sono tutti a base di miele.
Passiamo allo stand del Ghana che di solito serve nutrienti piatti di pollo speziato, zuppe miste piuttosto dense e riso.
Arriviamo in Indonesia il cui piatto nazionale è il nasi goreng: riso bollito, fritto in padella con verdure, carne (manzo o pollo), pesce (gamberetti o granchio) e uova. Troviamo inoltre carni e pesci alla griglia, il tutto insaporito con miscele di spezie.
Per quanto riguarda il Pakistan abbiamo una cucina priva di spezie nella parte nord, dove la bevanda tipica è il qehwa (o kehwa), un tè verde al cardamomo dal gusto rinfrescante. Nella parte sud ritornano le spezie che insaporiscono le preparazioni a base di riso. Caratteristici anche i diversi tipi di pane: dal chapati (non lievitato, a base di farina integrale), al naan (con lievito, a base di farina bianca, con semi di sesamo nella versione roghni naan).
La cucina messicana offre carni, (pollo, agnello e maiale), pesce, verdure frutta. Vi suggeriamo i tacos, una specie di piadina farcita con carne macinata, fagioli e formaggio; le tortillas, che vengono consumate con carne e verdura; i burritos, simili a degli involtini e per finire il gazpacho, a base di pomodoro. Per quanto riguarda le bevande, ricordiamo i liquori, i succhi di frutta ed infine la birra, la celebre Cerveza.
La cucina sudamericana è estremamente varia: si va dal churrasco del Brasile (codone di manzo alla griglia marinato in aglio e spezie) al ceviche del Perù (a base di pesce o frutti di mare marinati nel lime con sale e peperoncino). In Argentina abbiamo l’asado, il tipico arrosto a base di carne cotta secondo una speciale tecnica e condito con il chimichurri, una miscela di spezie fresche con olio, aceto e limone. Il Cile ci offre il charquekán, a base di carne di lama o manzo, patate, zucca, mais e piselli.
Per tornare coi sapori di casa, si può sempre chiudere (o anche aprire) con il pesto alla genovese.