Da domani al 30 maggio, alla Fiera del mare di Genova (piazzale Kennedy) ci sarà Slow Fish: quattro giorni di eventi interamente dedicati al mondo del pesce e dei prodotti ittici. L’evento, forte dell’approccio educativo di Slow Food, ha un filo conduttore: i pescatori. In un mondo che assiste a un “ritorno alla terra” e al successo dei prodotti biologici, questi guardiani del mare sono ancora un po’ dimenticati. Slow Fish può essere dunque l’occasione di approfondire temi non sempre facili da capire come l’acquacoltura, o più semplicemente per gustare degli ottimi piatti di mare con il vino giusto.
Il programma è molto ricco e articolato. Nei Laboratori del Gusto esperti di Slow Food, con la partecipazione di produttori, allevatori e studiosi, si alternano trasformando la degustazione in un piacevole momento di conoscenza. Novità dell’edizione 2011 sono gli abbinamenti coi migliori extravergine d’oliva d’Italia.
Teatri del Gusto per carpire i trucchi degli chef – Slow Fish ospiterà anche un palcoscenico, un grande schermo e una platea con 60 posti a sedere dove grandi chef italiani e internazionali cucineranno in diretta, mentre le telecamere carpiranno le loro abilità culinarie.
Tornano anche gli Incontri con il PescAutore – Granai della Memoria. Si tratta di uno spazio raccolto – non più di 30 persone – per una chiacchierata con i “vecchi” protagonisti del mondo della pesca e del mare: ristoratori, trasformatori, pescatori, testimoni di uno stile di vita plasmato dalla difesa dell’ambiente marino, nel mantenimento delle tradizioni. Anche qui tutto è coronato da assaggi e buon vino.
Slow Fish presenta il Pranzo della domenica preparato dai Cavolfiori a Merenda. L’appuntamento, una novità del 2011, è a cura dell’associazione di gastronomia itinerante fondata da un gruppo di giovani laureati all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. «Vi promettiamo di non farvi mangiare sempre i soliti dieci pesci, ma guarderemo all’immensità del mare», anticipano i giovani gastronomi. Questo pranzo all’aperto sul porto, infatti, vuole mettere in luce i tagli minori, le verdure più fresche e particolari, puntando sulla tecnica e sulla conoscenza dei prodotti.
Uno stand di Slow Fish è dedicato allo Slow Sushi, dove si potrà gustare questo piatto in versione sostenibile e preparato da veri cuochi giapponesi. Un altro punto interessante è quello dedicato ai panini d’aMare che assicurano la possibilità di gustare del buon pesce anche con un budget più contenuto.
Orari: da venerdì a domenica dalle 11.00 alle 23.00, lunedì dalle 11.00 alle 20.00. I biglietti di ingresso costano 7 euro, 5 i ridotti (over 65, ragazzi dagli 11 ai 22 anni, gruppi con più di 25 persone e convenzioni, anche con ristoranti). I soci Slow Food hanno sconti sia sull’ingresso, sia per le iniziative all’interno. Questi eventi, in ogni caso, vanno riservati. Le prenotazioni su internet sono scadute, ma è possibile aggiudicarsi sul posto i posti vuoti pagando le quote. Maggiori informazioni, la mappa e il programma completo si trovano sul sito di Slow Fish.
Noi ci faremo un salto. Come tante iniziative simili, quella dei prossimi giorni coi pescatori (e i cuochi, e tutti gli altri componenti della “filiera”) può essere un incontro diretto tra chi ama mangiare bene e chi ci mette lavoro e maestria.
Nella foto: Pescatori a Camogli (dall’album Flickr di unovar)