Colazione da Eataly

15 maggio 2011
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Audrey Hepburn

Audrey Hepburn

In “Colazione da Tiffany”, di buon mattino, un’ammaliante Audrey Hepburn ammirava le vetrine di una gioielleria da favola. Un luogo da sogno, ma dove con pochi dollari si poteva portare a casa un oggetto piccolo ma raffinato e prezioso. Se al posto dei diamanti mettiamo… le vivande, un’attrazione fatale a Genova è di sicuro Eataly. Se Dante mise i golosi nel terzo girone dell’inferno il Farinetti, con sagacia da mercante, li ha messi al terzo piano di un paradiso sul mare a cui si accede con un ascensore di vetro.

Per parlare di prodotti tipici, presidi Slow food e altre meraviglie c’è tempo. Per questa volta ci fermiamo alla caffetteria, a due metri dall’ingresso, sulla sinistra. Una vetrinetta espone le opere di due artisti della pasticceria: Luca Montersino e Poldo. Il primo, piemontese di Alba, è stato una piacevolissima sorpresa. Il secondo lo apprezzavamo già da anni prendendo il té con le paste nel suo locale di Pontedecimo. Il bello è poter trovare in pieno centro i dolci che altrimenti bisognerebbe andare a cercare presso i diversi artigiani. Poterli gustare guardando il mare, con un buon caffè, un chinotto (di Savona) o una gazzosa (al limone sfusato di Amalfi) è un’altra storia.

A differenza di quello di Torino Lingotto, infatti, l’Eataly genovese è situato nel cuore della Genova turistica e sembra puntare più sulla consumazione in loco. Lo dimostrano l’elegante locale dedicato al pesce (il Marin), i più economici ristorantini e il forno per pane e focacce. L’orario di apertura, dalle 10.00 alle 22.30, si concilia più col dopo pranzo che con la prima colazione. Ma quella piccola vetrina di dolci è da ammirare, un po’ come per Audrey.

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3 Responses to Colazione da Eataly

  1. antonietta on 15 maggio 2011 at 17:40

    ammirare… nn basta ! Assaggiare è doveroso…
    Ma, come la mettiamo con le calorie ?

    • erica on 15 maggio 2011 at 18:21

      Le teniamo sotto controllo con un pranzo leggero…e un po’ di palestra 🙂

      • nicola on 17 maggio 2011 at 01:02

        Già, ogni tanto verdurine :-/

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